02 – Acquapendente nel XVI secolo

Acquapendente nel XVI secolo ha circa 3500 abitanti, residenti entro le mura cittadine e un migliaio distribuite nelle campagne circostanti.

La città fa parte dello Stato della Chiesa, nella diocesi di Orvieto. Il comune è amministrato da un consiglio, diviso in generale e segreto, a capo del quale stanno tre priori, il primo dei quali è detto “gonfaloniere”.

Antico palazzo comunale prima del rifacimento ottocentesco ad opera di G. Meluzzi

La Comunità aquesiana si governa quindi “ad uso di Repubblica”, ha leggi proprie codificate nello Statuto; i priori devono risiedere nel palazzo comunale, hanno una divisa con un lungo mantello ed sono assistiti da un Camerlengo.

Acquapendente è la prima città dello Stato della Chiesa lungo la via Francigena, pertanto è da secoli attraversata da pellegrini, eserciti, commercianti e da tutti quelli che dal nord si recano a Roma.

Stampa della prima veduta di Acquapendente da Braun-Hogenberg 1572

 

Dai documenti risulta che, nel XVI secolo, passarono per Acquapendente illustri personaggi quali Leonardo da Vinci, Cesare Borgia, papa Gregorio XIII, Michel De Montaigne e tanti altri.

L’evento più grave per la comunità  avviene pochi anni prima della nascita di Girolamo Fabrizi, nel 1527, quando, l’esercito del principe D’Orange, successore di Carlo III di Borbone come generale della milizia di Carlo V, tornando dal sacco di Roma, provoca molti morti tra i civili.

L’impianto urbanistico della città è molto simile a quello attuale all’interno delle mura: la via principale, la Francigena, la percorre da nord a sud.

 

Veduta a volo d’uccello di Natale Bonifacio, 1582

La città è caratterizzata da una dinamica attività commerciale, la strada principale è fiancheggiata da osterie, botteghe di artigiani e venditori che così intercettano il continuo passaggio dei viaggiatori. La popolazione urbana è in gran parte costituita da mercanti, ceramisti, calzolai, osti, fabbri, macellari e agricoltori. (illustrazione ceramica)

Ceramiche medievali e rinascimentali ritrovati ad Acquapendente

È presente anche una vivace borghesia legata all’attività notarile e all’avvocatura; numerosi sono i medici, gli speziali e i letterati. Infine esiste anche una piccola nobiltà che si è formata sui possedimenti terrieri ed è in contatto con le maggiori famiglie signorili del territorio.

La famiglia Fabrizi fa parte di questa ristretta cerchia dei benestanti.